venerdì 13 dicembre 2019

UNA FUSIONE ANNUNCIATA

Una ricerca del CNR certifica a suon di dati e recenti misurazioni che anche il ghiacciaio della Marmolada, entro pochi decenni, cesserà di esistere. «In soli 10 anni il ghiacciaio della Marmolada, montagna iconica delle Dolomiti, ha ridotto il suo volume del 30%, mentre la diminuzione areale è stata del 22%», si scrive nell'articolo della rivista Le Scienze linkato qui sotto. La parte peggiore della faccenda non viene raccontata in modo esplicito, ma in pratica suonerebbe più o meno così: nulla si può ormai fare per evitarlo. La catena di cause ed eventi è all'opera da un sacco di tempo, ed i tempi lunghi dei cambiamenti climatici fanno sì che, anche se per assurdo si potesse invertire il processo degenerativo nel giro di un giorno, la tragedia andrebbe comunque avanti fino alla sua inevitabile conclusione.


Per quanti frequentano le montagne sopra una certa quota e ritornano nei medesimi luoghi a distanza di anni e decenni, si tratta di un segreto di Pulcinella. Altre cime Dolomitiche paragonabili alla Marmolada ospitano piccoli ghiacciai meno evidenti che stanno seguendo la stessa sorte: Antelao, Pelmo e Civetta rappresentano solo alcuni fra gli esempi più rilevanti. Il caso per me più impressionante rimane quello della Fradusta sull'altopiano delle Pale di San Martino, raggiungibile anche per un escursionista di medio / bassa portata come il sottoscritto e di cui pubblico due malinconici scatti risalenti all'estate 2015: in entrambe le immagini ben si comprende come la massa glaciale, che un tempo avvolgeva completamente l'omonima e soprastante Cima della Fradusta, sia ormai sulla buona strada per ridursi ad una sorta di pozzanghera. Residui di ghiaccio "sporco" potranno forse attardarsi qualche tempo sotto i ghiaioni che fungono da isolante, ma la loro sorte è comunque segnata.
Non si tratta di spirito nostalgico o questioni estetico - paesaggistiche. I ghiacciai alpini di cui certifichiamo il requiem rappresentano la nostra principale fonte di acqua potabile. In un futuro non troppo lontano l'acqua da bere che ci arriva direttamente in casa diventerà un bene scarso, disponibile solo in alcuni periodi dell'anno e di sicuro molto, molto caro. Per grande gioia e profitto delle multinazionali dell'acqua in bottiglia.