mercoledì 20 febbraio 2013

RESTERÀ SOLTANTO GHIAIA

Il Piave all'altezza del Montello
Questione di bilancio idrico, soprattutto qui in montagna dove il fiume Piave soffre di secca e disidratazione cronica anche nella stagione delle piogge. Ricordo che tempo addietro un amico ha imprudentemente buttato lì l’osservazione che lo spreco d’acqua sarebbe un falso problema: il ciclo dell’acqua, sosteneva, è un sistema chiuso ed ogni molecola di H2O prima o poi ritorna dov’è partita. Niente di più scorretto, purtroppo: l’idrosfera è veramente un sistema chiuso, ma possiede anche la particolarità di essere organizzato per bacini, ognuno dei quali ha caratteristiche proprie. In alcuni di questi l’acqua è utilizzabile per gli usi umani, potabile e addirittura piacevole al palato; in altri ambiti le risorse idriche sono off-limits a causa dell’elevata salinità o dell’inquinamento. Poi, l’uomo si inventa magari anche qualche sordida diavoleria per “sfruttare al meglio le risorse a propria disposizione”: allora i travasi nocivi diventano un fenomeno all’ordine del giorno, ed i bacini non contaminati vengono ridotti al lumicino. Risultato: l’acqua sta diventando il petrolio del terzo millennio. Chiaro, no?

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