mercoledì 10 ottobre 2018

SOPRA LE NUVOLE

Il gruppo della Civetta, dal Mont'Alto di Pelsa
All'inizio è soltanto la Mussaia, celeberrima strada bianca sul fondo di un vallone dolomitico un tempo transitabile per le bestie da soma, ed oggi per le bestie da zaino. Capanna Trieste, rifugio Vazzoler, case Favretti, malghe di Pelsa: uno potrebbe pensare che a percorrere a piedi un vallone così si rischia di perdere la voglia di andare in montagna una volta per tutte, ma il fatto è che già dalla partenza a Listolade il panorama di guglie rocciose ti si apre intorno come da una vetta alpina, e i Cantoni di Pelsa sono schierati in parata come nelle grandi occasioni. Non è una situazione che stufa, al contrario si intuisce che il bello deve per forza venire più avanti.
Civetta: qui è nato il sesto grado, raccontano gli storici dell'alpinismo. Ma noi siamo semplici camminatori ed in questo crepuscolo di settembre ci sciroppiamo anche un bel nebbione che era già consistente a casa nostra in Valbelluna per diventare sempre più denso a ridosso delle pareti. Infine, ormai giunti sui pascoli davanti alla Torre Venezia, la cortina di umidità cede il passo al pallido sole autunnale e decidiamo che vale la pena di proseguire alla volta della meta prefissata.
L'ascensione al Mont'Alto di Pelsa arrivando dalla Val Corpassa è una delle gite più facili e panoramiche di tutti i Monti Pallidi. Soltanto il dislivello non indifferente merita un po' di riflessione preventiva sul proprio grado di allenamento. Ma una volta giunti in prossimità della cima erbosa, se si ha la fortuna di indovinare la giornata giusta dal punto di vista meteorologico, si gode di un punto di osservazione privilegiato: davanti a noi si erge in tutta la sua grandezza la civitas dolomitica per eccellenza, con tutti i suoi punti di forza e di debolezza. Le numerose frane che negli ultimi decenni hanno interessato le pareti della Civetta stanno lì a testimoniarlo. In (quasi) nessun altro posto all'ombra delle Dolomiti si gode di un panorama simile a questo.
La vetta del Mont'Alto
Proseguendo sulla schiena della lunga cima del Mont'Alto, l'impressione è quella di cavalcare le nuvole che presto o tardi, lo sappiamo bene, si stringeranno di nuovo intorno a noi spegnendo i colori e limitando la portata della nostra vista. Il clima delle nostre vallate a volte è un po' così: cielo, terra e nuvole si scambiano i ruoli e ci stanno a guardare divertiti, mentre noi ci montiamo la testa per nulla e crediamo di aver vissuto qualcosa di storicamente irripetibile.

Sabato 28 settembre 2013
GRUPPO DELLA CIVETTA, Monte Alto di Pelsa (m 2417), partenza e ritorno da Capanna Trieste in Val Corpassa.

1300 m dislivello in salita, giornata molto nebbiosa fino all'altezza delle Case Favretti, poi sereno e limpido fino in cima.

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